Rimpiango i genitori di una volta,
quelli che un "sì" era un "sì" e un "no"
era un "no", quelli che ti insegnavano
che non si può avere tutto e si può
stare bene lo stesso. Quelli che
ti spiegavano che un signore si vede
dal comportamento e non da ciò
che possiede. Quelli che non davano
ai figli ciò che volevano, ma solo ciò
di cui avevano bisogno o ciò che sapevano
meritarsi. Quelli che non li viziavano,
ma li preparavano alla vita.
Allora, da figlio, la chiamavo severità.
Oggi so che era Educazione.
A. Curnetta
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